Si riparte

foto by: jzimmerli https://www.flickr.com/photos/jzimmerli/
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Si riparte, inizia una nuova stagione. Ho deciso. Mi siederò nuovamente in panchina. Una nuova squadra da plasmare.

Allenerò una formazione giovanile. Una squadra Under 18. Ragazzi nati negli anni 1999 e 2000. L’ultima volta che ho allenato a livello giovanile le squadre di sedicenni e diciassettenni si chiamavano “cadetti”. La penultima categoria. Dopo c’erano gli Juniores. Ultima squadra allenata a livello Cadetti è stata quella di Treviglio proprio nell’anno 2000. Cesare Ciocca, assistente di Giorgio Valli prese il posto da capo allenatore. Io allenavo la squadra Juniores e presi anche i giocatori “Cadetti” e con loro giocai le finali del campionato Juniores Regionale. Con quel gruppo vincemmo il titolo Lombardo. Bello vincere, ma la cosa che mi rende orgoglioso è che molti di quei giocatori giocano ancora a livello nazionale, togliendosi molte soddisfazioni. Un giocatore della squadra Cadetti di Treviglio è Paolo Galbiati, oggi allenatore affermato a livello giovanile (Olimpia Milano). Paolo è poi stato  mio giocatore in campionati seniores.

Bene, allenerò una squadra non blasonata, non una società militante in campionati Nazionali. Mi hanno chiamato per preparare i ragazzi. Mi hanno chiamato per insegnare il gioco del basket. Farò quello. Per una stagione intera.

Non ho idea di come sia la squadra. Non li ho mai visti giocare. Al momento non mi preoccupo. Mi daranno la possibilità di allenarli tre volte alla settimana e di partecipare ad un campionato di categoria Under 18. Non ho idea neppure se parteciperemo ad un girone Elite. Vedremo…

Di sicuro avrò la possibilità di agire sulla crescita di giocatori ancora molto duttili. Il mio sarà un lavoro molto delicato. Bisogna stare attenti e non dare per scontate molte cose.

In primis occorrerà lavorare su me stesso. Devo ritrovare la scintilla e l’orgoglio dei miei primi anni da allenatore e miscelare con attenzione l’esperienza accumulata nel tempo. Non interessa più quante vittorie o quanti giocatori importanti ho allenato. Di sicuro non interessa a loro. Ora ho questi ragazzi che desiderano migliorare la loro pallacanestro. Dovrò calarmi nella loro realtà.

Allenare non è facile e al giorno d’oggi sta diventando ancora più difficile. E’ obbligatorio anche da parte dell’allenatore una crescita personale e professionale. Si ha la possibilità di incidere sulla formazione dei ragazzi. Questa è una tremenda responsabilità.

Roberto Cecchini

Autore: Roberto

Allenatore Nazionale

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